17 Aprile 2016 - Eventi Salento dice NO TRIV
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Il prossimo 17 Aprile si terrà il referendum contro le trivelle.
Lo scorso anno era stata organizzata una raccolta di firme, ma non era stato raggiunto "il quorum" , il referendum abrogativo si terrà lo stesso in quanto richiesto da nove Regioni: Puglia, Calabria, Sardegna, Basilicata, Campania, Marche, Molise, Veneto e Liguria. Per essere valido sarà sempre necessario ottenere almeno il 50% più 1 dei voti.
Il referendum anti trivelle del 17 aprile in realtà riguarda solo le attività petrolifere presenti nelle acque italiane, ovvero entro 22 km dalla costa, quindi non quelle sulla terraferma né in acque internazionali. Ci verrà chiesto: volete fermare i giacimenti in attività quando scadranno le loro concessioni? Se vinceranno i sì, saranno bloccate. Se vinceranno i no, continueranno a estrarre petrolio e metano.
Quindi sia chiaro. Purtroppo anche se dovesse vincere il si, lo scempio sulle trivellazioni non verrà fermato definitivamente poichè l' obiettivo del referendum è quello di valutare se consentire o meno il rinnovo delle concessioni estrattive di petrolio e gas relativamente ai giacimenti esistenti oggi entro le 12 miglia (poco più di 19 km) dalle coste italiane (concessioni che durano in media 20 anni).
Allora viene da chiedersi: perchè votare SI se non posso fermare le trivellazioni?
- Rischi per la fauna
Per la scansione dei fondali viene utilizzato l’air gun, spari di aria compressa che generano onde che “leggono” il sottosuolo. Alcuni cetacei e alcune specie di pesce vengono danneggiati con lesioni e perdita dell’udito a causa dell’air gun.
- Ci guadagnano solo i petrolieri
Per estrarre petrolio le compagnie devono versare dei “diritti”, le cosiddette royalties. Ma per trivellare i mari italiani si pagano le royalties più basse al mondo: il 7% del valore di quanto si estrae.
- Il gioco non vale la candela
L’incidente è comunque possibile e in un mare chiuso come il Mediterraneo il disastro ambientale sarebbe amplificato. Inoltre la trivellazione non risolverà i nostri problemi energetici: le riserve certe nei mari italiani equivalgono a 6-7 settimane di consumi nazionali di petrolio e 6 mesi di gas.
- E' assurdo pensare di voler distruggere il nostro mare, considerando che nel salento la percentuale di turisti è in costante crescita, infatti ben il 59% degli italiani e un ottimo 23% degli stranieri visitano la Puglia almeno una seconda volta.
- E'necessario tutelare la biodiversità e la qualità dell’acqua dei nostri mari. Non dimentichiamo che le piattaforme sono comunque sistemi invasivi e artificiali, a potenziale rischio di esplosione.
- Tralasciando le questioni politiche, che a noi non interessano, si tratta di lanciare un segnale importante sulla necessità di investire sulle fonti rinnovabili, abbandonando progressivamente i combustibili fossili, in lento esaurimento in tutto il nostro pianeta e sempre meno sostenibili come fonte energetica principale.
Facciamolo per noi, ma facciamolo soprattutto per i nostri figli.
Chi può votare?
Sono ammessi al voto tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali che abbiano già compiuto il diciottesimo anno d'età nel giorno della consultazione; sono esclusi dalla votazione i cittadini comunitari anche se iscritti nelle liste elettorali aggiunte per le elezioni comunali ed europee.
Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio.
Per chi è affetto da grave infermità o dipendente da apparecchiature elettromedicali la domanda va fatta entro il 28 marzo.
Ai fini dell’esercizio del voto a domicilio l’elettore interessato deve far pervenire al Sindaco del Comune di residenza una espressa dichiarazione attestante la propria volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora.
La dichiarazione, in carta libera, deve riportare oltre la volontà di esprimere il voto a domicilio , l’indirizzo completo dell’abitazione in cui l’elettore dimora e un recapito telefonico.
Alla dichiarazione va allegata la certificazione sanitaria rilasciata dai funzionari medici designati dall’ASL, in data non anteriore al quarantacinquesimo giorno antecedente la data della votazioni, che attesti la sussistenza delle condizioni di gravi infermità, con prognosi di almeno 60 giorni decorrenti dalla data di rilascio o la dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali.
La certificazione potrà attestare l’eventuale necessità di assistenza da parte di altro elettore per l’esercizio del voto (voto assistito).
La domanda di ammissione al voto domiciliare deve essere presentata al Comune dal 40^ giorno al 20^ giorno antecedente la data della votazione.
Una volta, verificata, da parte dell’Ufficio Elettorale , la regolarità e completezza della domanda , all’elettore verrà notificato l’accoglimento della richiesta.
I moduli di richiesta devono essere richiesti all'Ufficio elettorale del Comune di residenza.
Si vota Domenica 17 aprile 2016; i seggi rimangono aperti dalle ore 7:00 alle ore 23:00
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